C’è una luna piena
che spezza il respiro,
e le azzurre Pleiadi
occhieggiano lassù,
nel cielo nero di
disperazione.
Non ho più voce per
cantare,
non ho più occhi per
piangere.
Ho dissipato i
sogni, bruciato ogni speranza.
Muti versi rimbombano
nei deserti dell’anima,
e l’angoscia del
vivere
si stempera nel mare
dell’oblio.
Il mio cuore è sordo
ai richiami di
chimeriche sirene,
e le tenebre
lusingano la mente stremata
con promesse di pace.
Molte altre notti
culleranno il sonno della terra,
ma non per me.
Questa veglia dolente
sarà l’ultima concessa
al mio dissennato
amore per la vita,
e questo vaneggiante
lamento,
la mia estrema
poesia.
dedicata a Henry Charles Bukowski