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lunedì 26 agosto 2013

Quando verrà...




Mi piace immaginare 
che la Morte,
quando verrà per me,
mi parlerà 
con la voce dell’amico più amato,
oppure saprà rasserenarmi,
col sorriso ceruleo di mia nonna,
o saranno le fusa del mio gatto,
ad acquietare i battiti del cuore.

Non avrò paura:
ricorderò in un attimo
le meraviglie che ho vissuto,
si placherà il rimpianto,
cesserò di lottare coi rimorsi,
e la speranza cederà all’oblio.

Chiuderò gli occhi,
libera, finalmente,
nell’ultimo sonno senza sogni.

venerdì 23 agosto 2013

Luna piena

Haiku




Luna rotonda

illumini gli amanti.

-Tace la notte.

Se avessi un amico



Se pensassi d’avere un amico
non vorrei che vegliasse, la notte,
perché io non riesco a dormire,
né avrei la pretesa, di giorno,
che seguisse sempre i miei passi.

Non  vorrei che mi desse ragione
e mi adulasse con false lusinghe,
ma vorrei  mi capisse senza parlare,
e  vedere dentro i suoi occhi
l’immagine che io ho di me stessa.

Vorrei mi accettasse così come sono,
e gli piacessi perfino,
perché non saprei esser diversa,
e se mi volesse cambiare,
non potrebbe essermi amico.

giovedì 15 agosto 2013

Parole

Mi sono strappata il cuore,
l’ho gettato oltre il fossato
e ho alzato i ponti levatoi.
Ho minato gli accessi
e disteso cavalli di frisia.
Ho sparso sale nell’anima  
per farne deserto.
Ho messo al rogo ricordi,
esiliato emozioni,
censurato pensieri.
Credevo di essere forte:
una roccia  granitica
che nulla scalfisce;
ma le parole feriscono,
scavano voragini immense.
Fanno male, più di una lama,
e non c’è difesa né scampo,
puoi solo accucciarti in un angolo
e aspettare che l’eco si spenga.




sabato 10 agosto 2013

San Lorenzo



Osi ancora pretendere,

misera creatura,

immeritevole

dei doni che hai oltraggiato,

belva coi tuoi simili,

ingrata col tuo fato?

Lascia in pace le Perseidi:

non brillano per te!

China il capo,

nel buio della notte senza luna,

e ringrazia il tuo Dio,

se ne hai uno,

della casualità d’esistere.


martedì 6 agosto 2013

Funambola

Spogliata di tutto,
ho  gettato gli orpelli,
scacciato sogni,
soffocato speranze,
rinnegato ogni credo.
Con l’anima a nudo,
non ho chiesto sconti:
ho scelto e pagato
il prezzo del biasimo,
condito di lacrime
e solitudine,
a  riscatto di me,
del  diritto di essere
così come sono
e nient’ altro,
libera di perdermi
e non chiedere aiuto.
Cammino sul baratro
tra senno e follia,
un passo via l’altro,
senza voltarmi
né guardare avanti,
tenendo il respiro
per non vacillare.
Mia, la colpa se cado,
e mio soltanto il merito
se mi rialzo ogni volta.
Maldestra funambola,
danzo in punta di piedi
su un filo ondeggiante
nel circo del vivere.