Non voglio fiori per il compleanno
e non mi abbagliano ori
e brillanti,
né sciocche frasi che
sprecheranno
a mo’ di lusinga stuoli
di amanti.
Lascio ai poeti le rime
con cuore
e ai pittori i pregiati
ritratti:
non so che farne di un
mentitore
che mi sorrida con
occhi distratti.
Non ho bisogno di
chiedere aiuto
nelle tempeste che
sferra la vita,
che sono forte l’ho
sempre saputo:
riesco a curarmi ogni
ferita.
E non mi serve chi mi
consola,
posso rialzarmi, basto
a me stessa,
e se alla fine rimango
sola
ruggisco più forte di
una leonessa.
Ma se concedo altrui la
fiducia,
non s’azzardino a
recarmi danno:
non ci sarà filo che
mai più ricucia
gli strappi amari del
disinganno.
Sono implacabile, certo,
lo ammetto:
non dimentico e serbo
rancore.
Dunque sappiate che
esigo rispetto
e me ne frego del falso
amore!
Complimenti :-)
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