Mi piace immaginare
che la Morte,
quando verrà per me,
mi parlerà
con la voce dell’amico più amato,
oppure saprà rasserenarmi,
col sorriso ceruleo di mia nonna,
o saranno le fusa del mio gatto,
ad acquietare i battiti del cuore.
Non avrò paura:
ricorderò in un attimo
le meraviglie che ho vissuto,
si placherà il rimpianto,
cesserò di lottare coi rimorsi,
e la speranza cederà all’oblio.
Chiuderò gli occhi,
libera, finalmente,
nell’ultimo sonno senza sogni.
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