Mi sono strappata il cuore,
l’ho gettato oltre il fossato
e ho alzato i ponti levatoi.
Ho minato gli accessi
e disteso cavalli di frisia.
Ho sparso sale nell’anima
per farne deserto.
Ho messo al rogo ricordi,
esiliato emozioni,
censurato pensieri.
Credevo di essere forte:
una roccia granitica
che nulla scalfisce;
ma le parole feriscono,
scavano voragini immense.
Fanno male, più di una lama,
e non c’è difesa né scampo,
puoi solo accucciarti in un angolo
e aspettare che l’eco si spenga.
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per il tuo commento: verrà pubblicato non appena lo avrò visionato.