Di giorno mi sbatto in giro,
persa in azioni insensate,
simulando interesse
per cose
che scivolano via come l’olio.
Mi camuffo nella mediocrità
di quello che appare normale;
ricaccio i pensieri più inquieti
nell’eco di meste risate.
Non penso, e se anche mi capita
disloco altrove la mente,
lontana dalla tua
assenza.
Ma la notte non dà scampo:
m’attende al varco impietosa,
sbaraglia i patetici bluff
coi quali m’illudo di vincere.
Posso fingere sempre,
ma non con me stessa, di notte…
e allora m’arrendo, impotente,
e lascio che il cuore straripi
dell’assurda mancanza di te.
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