“Dannazione, Anna! Quante
volte devo dirtelo che il caffè mi piace caldo? Lo voglio bollente! Capisci
questa parola? Bol-len-te!”
Anna si chiede cosa
l’abbia indotta a sposare l’odioso individuo che le strilla in faccia,
deliziandola con i miasmi dell’alito pesante. Annuisce e mormora una scusa. Gli
dà le spalle, per non ridergli sul muso. Mentre riempie di nuovo la moka pensa
che sì, quella parola la capisce benissimo. Bollente è la bocca di Fabio
appiccicata alla sua, bollenti sono le sue mani, bollenti le frasi che
ansima mentre fanno l’amore. Fabio: il
suo amante. È suo marito, che non capisce un…
ancora la sorpresa in poche righe. il bello di questi mini racconti (il qui presente e madre e figlio) è che in una pagina perderebbero appeal, si farebbero sorprendere svelandosi prematuramente. invece in queste dimensioni sono freschi e allegri come la prima succhiata di granita alla menta un pomeriggio d'agosto.
RispondiEliminachad king