morbida carezza
che stuzzica il palato
con la “scioglievolezza”.
Mi piaci ogni momento,
soprattutto la sera,
mi rendi assai contento
d’inverno e in
primavera.
Ma anche appena sveglio:
ti apprezzo a colazione;
non c’è nulla di meglio
con pioggia o solleone.
Ti amo, anzi, t’adoro,
ahimè, quando ti vedo,
rinnego ogni decoro
e vinto mi concedo.
Vorrei spalmarti tutta…
dove, non posso dire,
non è una cosa brutta:
m’intriga da morire.
Se avrò l'idea dannata
di suicidarmi, un
giorno,
farò un’abbuffata
che porti al non
ritorno.
Un grande, unico pasto
con te come portata,
dal dolce all’antipasto,
mia cara cioccolata!
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