Gli amanti giacciono nell’ombra,
si sfiorano al chiarore della
luna.
Di giorno non si riconoscono
e il mondo finge d’ignorarli.
Non indugiano a regalarsi parole:
non hanno tempo da sprecare.
Lasciano gioire i corpi, straziati
da una fame inestinguibile.
Mischiano lacrime e baci roventi,
amari come fiele e dolci di
peccato.
Non hanno promesse da scambiarsi,
né progetti su cui fantasticare:
vivono l’eternità in un attimo,
perché eterno è ogni istante
rubato.
Rinascono ogni volta che s’incontrano,
per morire nell’eco di un addio.
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